Spesso quando sentiamo pronunciare la parola “Nosework”, l’immagine che ci viene in mente è quella di un cane che segue una pista.
In realtà non è proprio così; con il termine “Nosework” si intende una categoria più ampia, che comprende qualsiasi lavoro olfattivo. Le piste (o Tracking, per dirla all’anglosassone) sono solo uno dei tanti lavori/giochi che possiamo fare assieme al nostro cane, facendogli usare le sue capacità olfattive.
A seconda delle competenze che vogliamo affinare nel nostro cane, possiamo utilizzare uno dei tanti “giochi di naso”.
Elenchiamoli per poi analizzarli un po’ più nel dettaglio:
- Ricerca di bocconi nell’erba
- L’albero delle salsicce
- Le scatole di cartone
- La ricerca nel quadrato
- Il lost retrieve (ricerca di oggetti smarriti)
- La discriminazione olfattiva
- Cercare le chiavi
- Le piste (ovvero il Tracking vero e proprio)
Ricerca di bocconi nell’erba
E’ il gioco di ricerca più intuitivo e probabilmente quello più diffuso tra i proprietari di cani; in sostanza il cane viene impegnato nel cercare dei bocconi sparpagliati nell’erba. L’unica accortezza, all’inizio, è assicurarsi che il cane veda che state buttando alcuni bocconi in terra. Man mano che aumenterà la sua sicurezza nella ricerca inizieremo a spargere sempre di più i bocconi, allargando l’area di ricerca, e facendo in modo che il cane non veda dove li lanciamo.
L’albero delle salsicce
Questo gioco aiuta i cani a cercare non solo a terra, ma nelle 3 dimensioni dello spazio. Come per il gioco precedente, all’inizio è necessario che il cane ci veda “addobbare” l’albero con bocconi morbidi e odorosi (pezzi di wurstel, prosciutto cotto, formaggio …). Per molti cani non è una cosa immediata alzare il naso e cercare sui rami più alti, per aiutare il nostro amico a 4 zampe mettiamo molti bocconi in basso e man mano aumentiamo l’altezza degli stessi. E’ fondamentale, per questo gioco, non esagerare con l’altezza e fare attenzione alle condizioni di salute del nostro cane: cani con problemi alla schiena o alle anche non devono cercare cibo troppo in alto; se dovessero sollevarsi sulle zampe posteriori potrebbero sentire dolore o farsi male seriamente.
Le scatole di cartone
Possiamo riciclare delle vecchie scatole di cartone, riempiendole di carta di giornale appallottolata o di anime di cartone della carta igienica, in mezzo alle quali nascondere i bocconi che il nostro cane avrà il compito di cercare. Le dimensioni della scatola devono essere adeguate alle dimensioni del cane, per lui non deve essere disagevole annusare all’interno della “scatola del tesoro”.
La ricerca nel quadrato
L’obiettivo di questo gioco è far cercare al cane degli oggetti nascosti in un’area di 50m x 50m, suddividendo l’area in 10 corsie larghe 5m e lunghe 50m, e facendogli scandagliare di volta in volta la corsia di fronte al conduttore. Il processo di training deve essere graduale, partendo da distanze brevi e man mano aumentando le distanze, creando una corsia di odore, formata dall’erba calpestata dal figurante, all’interno della quale il cane deve cercare gli oggetti nascosti.
Il lost retrieve (ricerca di oggetti smarriti)
E’ un modo differente per giocare con il vostro cane durante una passeggiata. Il cane imparerà a ripercorrere a ritroso la strada percorsa assieme a voi, in cerca di un oggetto smarrito, per poi riportarvelo. L’oggetto può essere una cosa qualsiasi, anche se è meglio, almeno in fase iniziale, utilizzare qualcosa che il cane abbia voglia di cercare (es. il suo giocattolo preferito, o una bustina chiusa contenente del cibo). Anche per questo gioco è bene partire con gradualità; all’inizio il cane vedrà dove abbiamo “perso” l’oggetto e dopo pochi passi gli sarà consentito di tornare indietro a prenderlo e, in base ai progressi fatti dal cane, aumenteremo le difficoltà una alla volta (oggetto fuori vista, maggiore distanza e tempo trascorso ecc).
La discriminazione olfattiva
Per discriminazione olfattiva si intende il distinguere tra loro differenti odori e scegliere quello “giusto” in mezzo ad altro. Possiamo insegnare al cane a discriminare l’odore di diverse tipologie di tè aromatizzati, usando delle bustine, oppure gli possiamo insegnare a trovare i funghi, i tartufi o a distinguere un oggetto con il nostro odore in mezzo ad altri oggetti simili, che abbiano l’odore di altre persone. Inizialmente assoceremo l’odore “importante” per noi a una gratifica per il cane, che pian piano si dimostrerà sempre più interessato all’odore che gli proponiamo e inizierà a cercarlo attivamente. A questo punto possiamo iniziare a ricercare anche un comportamento di segnalazione, che può essere insegnato separatamente oppure “catturato” tra quelli che emette spontaneamente il cane per farci capire che ha trovato l’odore giusto (es. sedersi, prendere l’oggetto e portarlo a noi, sdraiarsi, appoggiare una zampa sull’oggetto, abbaiare ecc) scegliendo il comportamento più adatto alla situazione.
Cercare le chiavi
Questo esercizio è, in un certo senso, una somma della discriminazione olfattiva e del lost retrieve. Inizialmente doppiamo creare nel cane un interesse per le nostre chiavi, un po’ come avviene per la discriminazione olfattiva, e poi possiamo anche chiedergli di cercarle e riportarcele. E’ un esercizio che può avere anche una reale importanza pratica, nel caso in cui vi capiti di smarrire le chiavi in campagna o al parco, durante una passeggiata. Il vostro cane sarà ben lieto di rendersi utile e si sentirà importante per avervi aiutati a tornare a casa sani e salvi.
Le piste (Tracking)
Questo è un tipo di attività che richiede una preparazione specifica, tanto tempo, tanta pazienza e molto spazio a disposizione. Il compito finale del cane sarà quello di seguire una pista, anche molto lunga (parecchie centinaia di metri) in luoghi sempre differenti per trovare un “premio” finale, che può essere una persona smarrita o un oggetto (il gioco preferito del cane, lo zaino del proprietario con un pic-nic per entrambi ecc). Il training deve essere fatto in modo graduale, aumentando con il tempo la lunghezza delle piste, lasciandole invecchiare (cioè facendo passare sempre più tempo tra quando viene tracciata la pista e quando il cane inizia la ricerca), inserendo angoli e curve nel tracciato, cambiando tipo di terreno e così via. Questa attività da al cane la possibilità di “condurre i giochi”, facendo una cosa che è un maestro a fare, mentre il conduttore deve fidarsi del naso del proprio cane, aumentando così l’autostima del cane e rafforzando il legame di fiducia all’interno della coppia cane-conduttore.